Assenza di trasparenza e dignità
Come sempre la trasparenza è un concetto che pur dovendo essere indissolubilmente legato alla pubblica amministrazione è totalmente assente nella normale attività del Mipaaf.
Dalle varie fonti giornalistiche si viene a sapere che è al lavoro la commissione, prevista dal decreto “Castiglione”, per giudicare gli elaborati presentati sia dagli ippodromi fuori ruolo sia per quelli che hanno richiesto una diversa valutazione.
Questa commissione ha nelle proprie mani il destino “ippico” di una regione e in alcuni casi la sopravvivenza tecnica ed economica di molti ippodromi eppure la sua composizione è sconosciuta così come sconosciuto è il decreto di nomina così da poter valutare la competenza della stessa.
Come del resto risulta totalmente disperso nelle procedure, che hanno portato alla classificazione degli ippodromi, il parere delle associazioni di proprietari, allenatori fantini e guidatori che in fin dei conti sono, a detta del Consiglio di Stato, i “beneficiari” indiretti delle sovvenzioni date agli ippodromi per fornire un luogo presentabile, sicuro e tecnicamente idoneo per lo svolgimento delle corse.
E il mancato parere tecnico risalta in modo evidente dal risultato ottenuto.
Per inciso senza il decreto sull’eventuale riclassificazione non sarà possibile discutere della remunerazione perché bisogna prima sapere quanti dovrebbero essere sovvenzionati e poi distribuire le risorse.
Il dramma per tutta la filiera sarà un errata distribuzione e il tentativo del Mipaaf di rimpinguare le risorse con un prelievo forzoso dal PREU ad agosto in favore delle società di corse.
Alla faccia di chi in modo cieco va dicendo che la distribuzione delle risorse degli ippodromi non interessa alle categorie ippiche.
L’assenza di trasparenza è evidente anche quando un’associazione “privilegiata” ha visionato in anticipo il calendario dei gran premi, concetto ripetuto per voce e per iscritto, quindi il Mipaaf fornisce notizie solo a qualcuno e non lo comunica a tutti e quindi nemmeno all’UET: che cosa ci può essere di peggio?
Sempre per la trasparenza vedremo se negli elenchi delle nomine per il controllo corse di Aprile avremo il piacere di leggere anche quelle dei veterinari.
La verità non dipende dalla testata giornalistica, ma dai numeri, dalla qualità delle persone e dalle notizie riscontrabili come vere.
Non vogliamo essere complici dello smantellamento del settore e degli inciuci del palazzzo, siamo disposti a difendere la nostra dignità con tutti i mezzi, convinti che il giorno della resa dei conti arriverà per tutti.
I primi a precipitare saranno i giullari e i ruffiani di corte. Invece di sterili comizi e di coltivare solo il proprio orticello, dovrebbero adoperarsi per salvare l’ippica, anziché farla morire.
Organismo Ippico Italiano
Futuro dell’ippica, GP Nazionale e calendario: Vittorio Ballardini, Cantica e Mario Minopoli Jr a gamba tesa
“Gli ippici meritano il nobel per la pazienza, abbiamo subito di tutto ma malgrado ciò noi non molleremo il cavallo in Italia sarà protetto da un popolo che lo ama, perciò cari burocrati incompetenti rassegnatevi che la retta d’arrivo non la farete!” (V. Ballardini)
“GP Nazionale, calendario del mese di Aprile 2018 e programmazione meritano un Consiglio straordinario dell’Anact, con all’OdG: “Proposta di medaglia al merito ai Dirigenti ministeriali per la acuta e razionale gestione del settore ippico” ….. ovviamente con il Ferrero gaudente e plaudente.” (Cantica)
Concludiamo con le parole di Mario Minopoli Jr:
“ …Stanno uccidendo la nostra cultura, il piacere di “fare” un cavallo da corsa, la gioia di un giro d’onore e anche la serenità di poter campar di questo lavoro. Ma chi ha concorso a fare la storia di uno sport non potrà mai essere emarginato…Basta con le mezze misure, risolleviamo la testa e lottiamo veramente per i nostri diritti e per un’ippica che sia veramente di tutti.” (M. Minopoli Jr)
O.I.I.