Ci sono alcuni argomenti che vengono continuamente elusi e come si fa nelle peggiori famiglie la polvere viene nascosta sotto il tappeto e non si fa mai vera pulizia.
Il minimo comune denominatore è la costante fuga dalle competenze.
Su alcuni argomenti, molti in verità, il Mipaaf pervicacemente evita di avere a che fare con persone competenti nella materia di cui si tratta.
Il primo è la televisione ippica.
In teoria sul prodotto confezionato dovrebbe vigilare il “Comitato di redazione” che dovrebbe raccogliere le lamentele degli operatori ippici per il miglioramento qualitativo del servizio, questo infatti recita un comunicato del Direttore della DPQAI del 2016.
Sempre in tema di trasparenza e di comitato di redazione, si cita il numero del decreto di nomina del comitato di redazione n. 89539 del 30/12/2015, il testo del quale non risulta rintracciabile sul sito del ministero, quindi nessuno sa chi siano i componenti, quale sia la loro competenza, in che modo sono stati scelti.
A questo comitato fantasma è possibile accedere solo via mail e tanto basta.
Certo è che se fosse composto da persone esperte di televisione e di cavalli dovrebbe essere un punto di merito pubblicarne i nominativi.
In tutte le testate giornalistiche e televisive il comitato di redazione è pubblico….ovviamente al Mipaaf no!
Il secondo argomento è su tutto quanto avviene nell’ambito “operazioni veterinarie“.
Come già detto le nomine dei veterinari ad oggi non sono state ancora pubblicate, unico settore della giustizia sportiva ad essere messo come la polvere sotto il tappeto, ma si sa la trasparenza vale sempre per gli altri.
Si fa un gran baccano sulla scelta di 41 veterinari coadiutori, di cui nessuno sentiva il bisogno, mentre il problema sono i veterinari responsabili che vengono spediti in giro per l’Italia, con sperpero del denaro pubblico e non assegnati nelle sedi limitrofe alla loro residenza.
Dalle nomine di aprile che abbiamo trovato in un uovo di pasqua, per qualche ignoto motivo alcuni veterinari della zona di Milano, Napoli e tutti quelli dell’Emilia (Bologna e Modena), risultano non utilizzati e si è fatto ricorso a nomine di colleghi provenienti da altre città, anche se nella stessa zona ci sono e sono veterinari bravi e competenti.
Non bisogna disturbare il manovratore sopratutto quando è molto suscettibile e allergico alle critiche e bravissimo per quanto concerne clientelismo politico e spreco di denaro pubblico.
Sotto il tappeto è finita pure la commissione scientifica mai nominata da ormai oltre 3 anni, per non parlare del doping al cobalto, mai praticato perché non ci sono ancora i macchinari idonei.
Il vento può cambiare in fretta e prima o poi arriveranno i controlli su come sono spesi soldi pubblici per le analisi e si scoprirà il calderone delle molte centinaia di euro spesi per analisi inutili che per regolamento non possono essere perseguiti.
La competenza tecnica è un ingrediente sconosciuto ai cuochi di via XX settembre: un comitato di redazione di alto profilo, una commissione scientifica competente potrebbero essere voci distoniche e critiche.
Quindi tutti sotto il tappeto!
Questi signori con la benedizione di Saverio Abate e delle poche categorie amiche pronte a barattare l’ippica per un euro a partente, stanno avallando un progetto di distruzione che vede tra le prime vittime allevatori e proprietari.
I risultati di questo elevamento “qualitativo” sta provocando oltre ad uno spreco di denaro pubblico, un rilevante danno erariale e una costante emorragia nelle scommesse.
Di questi mezzucci elettorali ne abbiamo piene le tasche!
Organismo Ippico Italiano
All.to: nomina Comitato redazione Tv
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