Società di corse

La lenta agonia della classificazione degli ippodromi, che secondo alcuni buontemponi ieri doveva essere  la pietra angolare del rilancio dell’ ippica targata Mipaaf, ha avuto oggi l’ ennesima giornata inconcludente.

La colonna sonora potrebbe essere un valzer solenne e piacevole, ma alla fine i piedi dopo le 4 mosse base tornano al punto di partenza.
Si dice inoltre che gli assenti hanno sempre ragione ed infatti il direttore Abate, come Guido Melzi per gli ippodromi,  era assente e le danze sono state condotte dal neo responsabile Di Genova.

Nessun decreto era stato preparato in merito alla riammissione in ruolo degli ippodromi estromessi al primo giro.
Nessun decreto era stato preparato per la ricollocazione degli ippodromi che avevano segnalato errori.

Tutto è in corso di elaborazione della fantomatica “commissione” di cui non è dato sapere la composizione e le competenze, d’altronde se il rilancio del comparto è inesistente, giustamente anche la trasparenza amministrativa si adegua sull’inesistenza.
Tutto, almeno a parole,  è stato rimandato alla prossima settimana, altro giro altro regalo si diceva nelle Fiere paesane, più attendibili del Mipaaf.

Si sa che probabilmente la maggior parte se non tutti i fuori ruolo che hanno presentato richiesta saranno messi in ruolo.

Dei cambi dicategoriasolo uno è stato citato come certo ed è l’ippodromo di Tagliacozzo, degli altri silenzio totale sia su quanti hanno fatto richiesta sia di quanti sono stati soddisfatti.

Senza classificazione non è possibile avere il calendario annuale, speriamo che entro Aprile sia disponibile, e in un paese normalmente civile questo sarebbe inaccettabile per le categorie che ci lavorano, ma in Italia è normale e lecito, come anticipare ufficiosamente agli amici un calendario pubblico.
Senza decreti aggiuntivi non è possibile eseguire nessun calcolo per la remunerazione agli ippodromi, infatti senza sapere il numero del totale degli ippodromi in attività è ad oggi, non si può risalire al valore del punto base.
Inoltre sono iniziati i cambiamenti sui punteggi delle tabelle che porteranno al calcolo dei punti per ciascun ippodromo, quindi, pare, nessun parametro è ancora stato scritto nella pietra ma solo sulle famose “veline” ministeriali.
Il rischio è che una volta cambiato un parametro, anche se il cambio è giusto, questo  favorirà qualcuno e quindi anche altri vorranno cambiamenti pro domo loro.

Speriamo che non sia il buco nella diga.

A prescindere comunque è iniziata la lotta per spartirsi le “spoglie” degli impianti chiusi, ad oggi Palermo, Pescara e Grosseto tra i “Grandi” ed i “piccoli” e su questo argomento la richiesta di Abate di firmare un documento condiviso da tutti è naufragata.
Per evitare collassi economici, visto che gli ultimi pagamenti risalgono, ad ottobre 2017, malattia uguale per tutta la filiera questa dei pagamenti ritardati, verrà disposto, oltre al saldo 2017, Corte dei conti permettendo, un anticipo del 40-50% di quanto erogato nel 2017, salvo poi andare al conguaglio quando verranno calcolati gli importi del 2018.

Quindi nessuna conferma degli importi del 2017, solo un anticipo sul 2018 ancora da stabilire.

Il tragico è che una volta l’Unire non pagava perché i soldi non c’erano sui conti, oggi il Mipaaf non paga anche se i soldi ci sono, misteri della burocrazia.
C’è stato solo un attimo di euforia quando si è discusso dei quattro punti presentati da alcuni ippodromi.

Erano la base per l’accordo, quattro punti come le gambe di un tavolo.

Alla parola tavolo D’Alesio ha esultato vedendo finalmente realizzato il sogno di un tavolo, sogno condiviso con IKEA e i mobilieri brianzoli.

Il suo entusiasmo è però durato un battito d’ali…… tre punti sono stati respinti e si sa un tavolo con una gamba non regge! 

Nessun problema, del resto si sa non è il tavolo che conta ma le seggiole che ci stanno attorno….. 

Redblack

 Vittorio Ballardini e Antonio Merola a gamba tesa

Verrà il giorno in cui l’ippica prenderà le proprie rivincite, da quando è entrata la politica è stato un massacro ci hanno collocato personaggi di ogni tipo incompetenti arroganti e poltronari e ognuno ci ha svuotato le casse! Per un rilancio intelligente bisogna partire dalle riforme la scommessa è il nostro ossigeno! A casa tutti gli incapaci e i ruffiani, bisogna fare piazza pulita !!!!” (Vittorio Ballardini).

Solo una cosa è  infinita, la stupidità umana del potere politico. Stanno uccidendo lo sport del cavallo da corsa e si credono dei conquistatori, ma non sanno che sono detestati mentre il cavallo è amato e che resisteremo e assisteremo  alla loro fine(Antonio Merola).

Di

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