Mipaaf
Come ormai tutti sanno è stato pubblicato il decreto di riammissione degli ippodromi “fuori ruolo” e il risultato finale è che tutti gli ippodromi sono stati “resuscitati“.
Come abbiamo già più volte scritto il decreto era solo un tentativo maldestro di giustificare spostamenti di risorse con una posticcia giustificazione “pseudo scientifica“.
Ora che si iniziamo a pubblicare i decreti e la trasparenza amministrativa non è un optional ma un obbligo, ci si imbatte in alcune affermazioni diciamo “stravaganti”.
Abbiamo più volte attaccato il Mipaaf attuale e i suoi ispiratori precedenti (Panzironi) per la sua propensione alle corse virtuali rispetto alle corse con cavalli reali e nel decreto appena pubblicato a pag. 3, nel comma “atteso“, al punto d), troviamo scritto che è stato utilizzato il criterio ” giornata virtuale di corsa“!
Su cosa si basi questo criterio nessuno lo sa, ne tantomeno è descritto nei testi di statistica.
Tutti i presenti in una giornata di corsa, uomini e cavalli, si guardano, si toccano e si considerano reali!
Oddio, effettivamente alcune corse sono da considerarsi virtuali, anche se le intimidazioni verso i guidatori sono ben reali.
Nella normale pratica scientifica (dal liceo) se si è in presenza di dati che hanno “pesi” diversi, nel nostro caso corse tris, corse ostacoli, corse arabi o altro si applica la media ponderata.
Ad esempio nel calcolo della media dei voti per la laurea si applica appunto la media ponderata, visto che non tutti gli esami hanno lo stesso valore il ministero dell’istruzione non è ricorso agli esami virtuali, ma si vede che il Mipaaf è all’avanguardia del virtuale.
Quando ci si imbatte in scelte che non si attengono alla logica e all’approccio scientifico ma all’invenzione e all’improvvisazione sorge il sospetto che non si voglia applicare un concetto scientificamente corretto, ma la famosa “costante di Skinner” (vedi “libro di Murphy” di Bloch):
È il numero che o sommato o sottratto o diviso o moltiplicato al risultato ottenuto fornisce il risultato voluto.
Alla fine, purtroppo per l’ippica, ci sarà sempre chi applaudirà anche al risultato più inutile o assurdo che viene prodotto dal Mipaaf perché il potere viene sempre omaggiato a prescindere da chi non ha idee proprie e antepone l’interesse personale a quello collettivo.
Redblack
Anact
“Il “microcosmo” ippico probabilmente esprime le stesse caratteristiche di molti altri settori, Organismo Ippico conoscendolo molto in profondità tu riesci sicuramente a fare la “TAC” a tutti, protagonisti e comparse comprese, di questa “opera buffa“.
A proposito di opera buffa, il “linguaggio” utilizzato per descrivere, in opera, le varie sfaccettature “umane” potrebbe essere la chiave di volta per far comprendere, anche agli ippici, situazioni che, ahimè, descritte in modo serio non vengono evidentemente colte.
Ritornando a cose decisamente meno importanti, appurato che la Dottoressa Vecchi ignorava l’esistenza del Decreto Legislativo del 2011 (allegato), purtroppo le possibilità che la gran parte degli altri allevatori lo conoscano si riducono (non voglio essere così pessimista da arrivare a pensare che un membro del CD ANACT sia tra la minoranza degli allevatori a non conoscere l’esistenza delle sanzioni).
Rileggendo il messaggio inviato ai membri del CD dalla Dottoressa Vecchi (dopo la pubblicazione su Organismo Ippico della prima lettera contenente la posizione di alcuni allevatori) ora fatico a trovare gli aspetti positivi che avevo colto la prima volta che lo avevo letto, soprattutto alla luce del fatto che anche la Consigliera ANACT dell’Emilia, era stata messa a conoscenza (almeno dal giugno 2017) delle “problematiche” da me sollevate a partire dal 2016.
La lettera che ho inviato alla dalla Dottoressa Vecchi con allegato il Decreto Legislativo del 2011 non ha ancora ricevuto risposta, e non credo che l’avrà, alcune reazioni le metto in conto perché sono consapevole che la “diplomazia” non rientra tra le mie peculiarità.
Se concordate, penso che sarebbe un servizio per gli operatori far conoscere in modo esplicito il contenuto del Decreto Legislativo contenente le sanzioni, che non riguardano solo la denuncia di nascita e dunque non solo gli allevatori.
Alberto Bonati”
Siamo ben lieti che Alberto Bonati approfondisca e faccia conoscere il contenuto del Dlgs 2011, in linea con il percorso di trasparenza dell’Organismo e per contribuire all’emersione del “marcio” che ha trascinato il comparto vicino a un punto di non ritorno.
Maurizio Mattii
A gamba tesa, intervengono Vittorio Ballardini e Cantica
“Eppur si muove, a morte la burocrazia evviva la burocrazia; qualcuno ha capito che l’ippica non può e non deve morire! Il cavallo è stato la più grande invenzione della natura ha servito l’uomo fin dalla sua nascita perciò rispettarlo è un comandamento! Caro Mipaaf non dimenticarlo mai!” (Vittorio Ballardini)
“Per favore, dell’operazione truffaldina Trotto Italia ne abbiamo le scatole piene. Il Presidente, pro tempore, di Anact in un anno ed oltre non è stato in grado di spiegare agli associati cosa fosse Trotto Italia, visto che nonostante le sollecitazioni in Consiglio e nella assemblee regionali non è mai stato posto all’O.d.G.
Sugli interessi ed i comportamenti del presidente Anact e del segretario Anact all’interno dell’associazione si è creato un clima di tutti contro tutti, ed in alcune assemblee sono state chieste le loro dimissioni.
Lasciamo gli argomenti tecnici a persone competenti … una presidenza e men che meno una segreteria non danno alcuna patente di esperto e competente a nessuno.”(Cantica)
All.to: Dlgs 29 del 16 febbraio 2011
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