
Mipaaf, solo chiacchiere a vuoto
E’ incredibile che ci sia ancora qualcuno che pensa che tutto stia andando per il meglio e che l’ ippica sotto la guida del Mipaaf abbia ancora un futuro.
Con dotazioni giornaliere diminuite in modo significativo in alcune piazze importanti come:
Milano trotto 2017 55.550 euro 2018 37.290 euro calo di 18.000 euro;
Milano galoppo 2017 71.000 euro 2018 61.000 euro calo di 10.000 euro;
Cesena 2017 45.210 euro 2018 28.050 euro calo di 17.000 euro.
si sta cercando di portare all’eutanasia un movimento.
Non bastano alcuni incrementi in altre piazze per invertire la tendenza.
Il dato più allarmante e che in questo primo semestre verranno distribuite al traguardo risorse pari a circa 35M di euro che su base annua porteranno ad un montepremi di 70 milioni che guarda caso sono quasi esattamente –detratte provvidenze, Iva e 1,5M per i concorsi ippici – i soldi (74M) messi a disposizione dal Mef in legge di bilancio per il comma 4 della legge Zaia.
Quindi sembra che il Mipaaf sia seriamente intenzionato a non sborsare i 14M messi di tasca propria per il montepremi nel bilancio di previsione.
Se non bastasse questa strategia di tagli e riduzione sistematica della filiera continuano anche le chiusure di ippodromi (Grosseto, Pescara e Palermo) con il rischio che la maggior parte degli ippodromi appena rimessi in ruolo rischia se non saranno loro assegnate corse tris di non raggiungere i parametri richiesti e quindi di venire cancellati definitivamente.
Tutta la filiera è ancora attonita della messa in calendario delle corse al galoppo a Follonica senza nessuna discussione con gli interessati e nel silenzio più totale della comunicazione del ministero.
L’ennesima fantomatica commissione misteriosa avrà dato un nulla osta di cui ad oggi non c’è traccia nelle comunicazioni ministeriali.
In fin dei conti al ministero cosa interessa?
Rischiano i cavalli, gli allevatori, i proprietari, gli allenatori, i fantini e i lavoratori, mentre al contrario come abbiamo letto anche a fronte di errori marchiani da parte di alcuni uffici che hanno causato la dispersione di milioni di euro tutti rimangono al loro posto imperterriti.
Rischiano anche le società di corse che hanno sempre seminato vento all’insegna dell’“armiamoci e partite” e rifiutando una managerializzazione in cambio di perpetua assistenza.
Ora, giustamente, raccolgono tempesta.
Tanto per cambiare hanno inviato al Mipaaf l’ennesima lettera per avere certezze sui loro corrispettivi. Richiesta inoltrata a Novembre 2017. Ora, a fine Aprile, senza un governo, senza un calendario annuale, dovranno accontentarsi delle decisioni del Mipaaf o, meglio, del piano di mezzo e mettersi in testa che riceveranno le spettanze del 2018 a 2019 inoltrato.
A forza di “chiacchiere a vuoto” non le considera più nessuno.
Del resto dopo un ministro virtuale (Martina) mai apparso in un ippodromo, abbiamo ad oggi un altro ministro virtualmente assente (Gentiloni) così che gli uffici hanno portato alla creazione “degli ippodromi e delle giornate virtuali di corse”.
Una cosa è certa, il Mipaaf è tremendamente reale nella sua inefficienza.
Organismo Ippico Italiano
Mancato rispetto dei regolamenti
Ieri alla Maura erano in programma Il Nazionale e il Nazionale Filly.
Non programmate le invettive nel recinto delle scuderie tra Roberto Faticoni e Gianni Mauri, venuti alle mani e separati da un loro collega.
La nostra è un’ippica cialtrona, di serie b e “noi – riprendendo le parole di Mario Minopoli– siamo parte del male che facciamo a noi stessi”.
Giammaria
GRAN PREMIO NAZIONALE Gr. 1 Mt. 2250 € 154.000
1° 13 ZACCARIA BAR Fed. ESPOSITO 13.6
2° 7 ZILATH A. GUZZINATI 13.6
3° 11 ZE DOCA R. VECCHIONE 14.0
4° 4 ZEN BI E. BELLEI 14.1
5° 14 ZABUL FI A. FAROLFI 14.2
Un Nazionale con un finale che non ti aspetti a conferma che la generazione 2015 non ha ancora espresso un vero leader. Deludono i più attesi a partire da Zen Bi che si era portato al comando senza spesa e nelle mani di Enrico Bellei aveva cercato di centellinare lungo il percorso. Anonimo Zefir Gar, incapaci di incidere Ziosauro Jet e Zlatan, labile alla distanza Zigolo De Buty secondo alla corda fin dal via, così alla fine sul calo di Zen Bi se la giocano gli outsider Zilath e Zaccaria Bar con prevalenza dell’allievo di Bondo con Federico Esposito in sulky. A ridosso Ze Doca con Roberto Vecchione per una trio ad altissima quota. Solo quarto Zen Bi probabilmente più portato per la breve. Quinto l’ultimo numero del campo Zabul Fi per un quinté andato a vuoto.
Fral
GRAN PREMIO NAZIONALE FILLY Mt. 1650 € 88.000
1° 11 ZIVA EK R. VECCHIONE 13.6
2° 9 ZIMAN Fr. FACCI 13.9
3° 10 ZELDA ZACK R. FATICONI 13.9
4° 5 ZOE FERM L. LOVERA 14.1
5° 8 ZOE DEGLI DEI R. ANDREGHETTI 14.2
In un modo o in un altro vincono sempre i Gocciadoro.
Doveva essere Zaragoza, invece a vincere è Ziva Ek che non è certo una novità. La figlia di Varenne e Gianna Di Jesolo dopo tre prove viziate da errori fa giudizio e mette in campo un gran finale con il quale ha ragione di una ottima Ziman avvicinata sul palo dall’estrema outsider Zelda Zack. Tempo al chilometro della vincitrice 13.6. Per Ziva si tratta del secondo successo classico dopo il Gran Criterium del 7 dicembre dello scorso anno. Un’ottima Ziva Ek dunque e un impeccabile Roberto Vecchione.
Quanto alla favorita Zaragoza dopo aver rinunciato alla partenza avanza all’esterno e dopo circa un chilometro trova la schiena Zaniah Bi che la porta fino all’imbocco dell’ultima curva dove prova inutilmente ad andare sulla testa ma finisce con lo sbagliare. Piaciuta Ziman che ha agito per buona parte del percorso all’esterno. Buono sul calo della leader Zanzara Fas il finale di Zelda Zack che non aveva mai lasciato la corda.
Fral