Guarda caso quasi ad un anno esatto dalla pessima figura per la presenza in pista al Lotteria di un allenatore squalificato e pochi giorni dopo l’allontanamento dall’ippodromo di Vinovo dello stesso allenatore.
In ambedue i casi sono brillati per assenza le le giurie e addirittura l’anno scorso sotto gli occhi del coordinatore dei giudici e del dirigente responsabile.
L’inizio dei controlli presso un laboratorio estero certifica tre cose:
-il ministero se vuole prende decisioni rapide e giuste.
-l’assoluta incapacità dell’amministrazione di Unirelab a completare un iter di acquisto in 18 mesi (evviva i parenti).
-Quello che è stato fatto adesso in pochi giorni poteva e doveva essere fatto a gennaio 2017.
Scarsa voglia di lavorare o incapacità a risolvere i problemi? Più di un anno di mancati controlli, chi dobbiamo ringraziare?
Comunque, come di un vecchio adagio “piuttosto che niente è meglio piuttosto“.
Ora poniamo un quesito.
Il fatto che per ogni corsa vengono scelti 1 o più cavalli è perfettamente legittimo essendo impossibile prelevare ed analizzare tutti i cavalli partenti. Una volta effettuati i prelievi questi però devono essere rigidamente anonimi per il laboratorio per tutta la durata delle analisi del campione A e tutti i campioni devono essere analizzati allo stesso livello qualitativo e per la ricerca delle medesime sostanze con le sole dovute differenze tra sangue e urina.
Pertanto dovremmo aspettarci che tutti i campioni (sia di sangue che di urina) vengano spediti in Inghilterra.
In caso contrario chi sceglierà i campioni da analizzare? Chi garantirà l’anonimato dei campioni?
Sarà redatto un disciplinare che limiterà alle sole ” corse importanti” i controlli rendendo così autorizzato l’uso nelle altre corse?
Nessun paragone con i prelievi della TCO2 che da sei anni a questa parte sono inutili e quindi meno se fanno meno soldi si buttano.
Certo un controllo serio della TCO2 servirebbe, ma ad oggi questo pare essere al di sopra delle capacità dell’ufficio competente.
Del resto l’abile capacità scientifica dei vertici scientifici di Unirelab, a tutt’oggi uguali, portarono alcuni anni fa (2011/2012) all’annullamento di parecchie decine di casi di positività alla TCO2 perché fu usato lo strumento sbagliato!
Poi qualche mente illuminata cambiò il regolamento e rese i controlli inutili del tutto!
Invitiamo il dirigente dell’ufficio competente ad accertarsi che tutte le procedure messe in atto per il cobalto siamo compatibili con il regolamento e la normativa vigente e se in futuro questo non si rivelassero adeguate di colpire i responsabili e non accanirsi contro i tesserati per coprire gli errori dei propri funzionari.
Si rimane sempre in attesa della commissione scientifica (dal 2015) e degli organi disciplinari.
Redblack