GRAN PREMIO TITO GIOVANARDI Gr. 1 Mt. 2080 € 154.000
1 ZELANTE EK R.VECCHIONE
2 ZLATAN A.GOCCIADORO
3 ZIMAN Fr.FACCI
4 ZACCARIA BAR Fed.ESPOSITO
5 ZILATH A.GUZZINATI
6 ZE DOCA D.NUTI
7 ZEPHYRUS BAR M.BARBINI
8 ZIRKUSS R.ANDREGHETTI
9 ZABUL FI A.FAROLFI
10 ZIO TOM JET Gp.MINNUCCI
11 ZE’ MARIA RenèLEGATI
12 ZONK DI GIRIFALCO D.ZANCA
13 ZERMATT KEY A.GREPPI
14 ZELIG KRONOS P. GUBELLINI
Giornata speciale a Modena, ci sono i giovani di belle speranze e ci sono gli anziani illustri.
Partiamo dai tre anni che si sfidano nel Giovanardi, gruppo 1 dalla grande tradizione che un tempo, prima che il Nazionale venisse arbitrariamente anticipato a Aprile, era il primo test sulla media distanza per i puledri.
Ben quattordici i partenti per una corsa dall’esito per nulla scontato. Il Nazionale infatti ha confermato che al momento è veramente difficile stilare una graduatoria dei valori relativamente alla generazione 2015.
Partendo però proprio da quel che si è visto alla Maura nel Nazionale e dal fatto che alcuni di quelli che in quella occasione erano i più attesi hanno disertato questo appuntamento, dobbiamo riservare la prima citazione a Zaccaria Bar che sorprendendo tutti quel gran premio lo ha vinto.
Il dato che è un cavallo di genealogia regale, che abbia vinto sul doppio chilometro, che ha pescato forse il migliori dei numeri possibili e che è un soggetto in divenire avendo finora disputato solo otto corse ne fanno un favorito più che credibile.
Zlatan attesissimo nel Nazionale dopo essere rientrato vincendo proprio alla Maura con il nuovo training deve cancellare la prova incolore di venti giorni fa e non è detto che non ci riesca vista la fiducia del proprio team.
Sulla carriera avrebbe una chance molto consistente Zelante Ek che ha disputato solo nove corse, ha vinto l’Anact e il Cupolone e si è piazzato nel Gran Criterium, il figlio di Saxo De Vandel però non corre dal giorno dell’Allevatori, ovvero da più di quattro mesi che a dire il vero non sono pochi.
Zilath è il secondo del Nazionale battuto a fil di palo da Zaccaria Bar che per altro aveva preceduto in uno scontro diretto a dicembre dello scorso anno. Se l’allievo di Andrea Guzzinati eviterà di rimanere allo scoperto potrà dire sicuramente la sua.
Un’altra che non si può escludere è Ziman, l’unica femmina in corsa, vincitrice dell’Allevatori Filly e piazzata sia nell’Italia sia nel Nazionale Filly. Tra gli altri meritano attenzione il terzo del Nazionale Ze Doca, anche se il numero non è dei migliori, e lo stimato Zé Maria, in errore il giorno del Lotteria dopo aver inanellato cinque successi consecutivi.
Fral
GRAN PREMIO CARLO CACCIARI Gr. 2 Mt. 1600 € 88.000
1 ZIGULI DEI GREPPI G.CASILLO
2 ZIN WISE AS A.GOCCIADORO
3 ZELDA ZACK R.FATICONI
4 ZARINA ROC V.P.DELL’ANNUNZIATA
5 ZOE GRIF ITALIA M.BARBINI
6 ZEBRINA FONT L.BALDI
7 ZOE FERM L.LOVERA
8 ZOE DEGLI DEI R.ANDREGHETTI
9 ZUFFLE WISE AS E.BELLEI
10 ZIVA EK R.VECCHIONE
11 ZARA Gp.MINNUCCI
12 ZONDA CUP Fed.ESPOSITO
13 ZONA DA P.GUBELLINI
14 ZENYATIA LUX A.FAROLFI
Un Cacciari con diverse incognite e alcune mezze certezze, in particolare quelle offerte dalle quattro del team Gocciadoro. Mezze perché tre delle quattro si avviano in seconda fila.
Delle tre che hanno già frequentato i piani alti la più titolata è Ziva Ek, reduce dal successo del Nazionale Filly partendo sempre dalla seconda fila. La figlia di Varenne e Gianna Di Jesolo dopo tre prove viziate da errori si è trovata a meraviglia con Roberto Vecchione che puntualmente la interpreta anche nella circostanza. Sulla linea del Nazionale è senz’altro la cavalla da battere.
Le altre tre del Goccia sono Zuffle Wise As con Enrico Bellei, Zoe Degli Dei con Roberto Andreghetti e Zin Wise As con lo stesso Alessandro. In particolare intriga Zuffle Wise As sia per la guida sia per il numero dietro la veloce compagna di allenamento Zin Wise As.
Terza nel Nazionale Filly, trovando posizione utile, Zelda Zack potrebbe rendersi molto pericolosa all’epilogo. Occhio poi alla veloce Zarina Roc al rientro dopo più di quattro mesi di sosta, ma pur sempre una vincitrice classica. Altre che potrebbero inserirsi almeno per una piazza Zoe Grif Italia e Zebrina Font. Più dura per Zoe Ferm che si avvia al largo della prima fila e per le altre confinate in seconda.
Fral
GRAN PREMIO RENZO ORLANDI Gr. 3 Mt. 1600 € 33.000
1 UMA FRANCIS A. GREPPI
2 TAMURE ROC SANTO MOLLO
3 SUERTE’S CAGE E. BELLEI
4 UNO ITALIA L. BALDI
5 SHOWMAR A. GUZZINATI
6 TANGO NEGRO R. VECCHIONE
7 DEIMOS RACING (S) R. ANDREGHETTI
8 SUPER STAR REAF A. GOCCIADORO
9 SING HALLELUIAH D. NUTI
10 SUGAR REY Fed. ESPOSITO
11 UFO ROBOT Gp. MINNUCCI
Un Renzo Orlandi senz’altro interessante soprattutto per la presenza di alcuni soggetti reduci dal Lotteria.
Il numero pescato e l’alto livello di affidabilità raggiunto pone Tamure Roc in cima al pronostico. La figlia di Exploit Caf non essendoci in prima fila grandi partitori dovrebbe sfilare senza spesa in avanti e presumibilmente farsela da leader. L’avversario dichiarato è senz’altro Suerte’s Cage che a Napoli ci è andato, ma non per il Lotteria bensì per aggiudicarsi da dominatore la Coppa Partenopea. Certo non sarà facile scalzare la portacolori dei Rocca, ma la condizione del figlio di Igor Font è ottimale e la guida sempre una certezza.
A Napoli hanno corso bene anche Tango Negro e Uno Italia, primo e terzo nella consolazione. Meno bene sempre a Napoli nella corsa vinta da Suerte’s Cage, Uma Francis. Uma ha bisogno di schema e di poter restare vicino alla testa, cosa che nella circostanza le potrebbe riuscire considerato il numero alla corda.
Curiosità e nulla di più desta lo svedese Deimos Racing, mentre non sono da escludere soprattutto in chiave piazzamento Super Star Reaf e Showmar.
Fral
Mipaaf
Una domanda è sempre stata senza risposta: perché il Mipaaf non ha mai preso in considerazione la possibilità di coinvolgere tutte le componenti ippiche per una discussione globale dei problemi?
E ogni volta che qualcuno si appella alla filiera ippica, il Mipaaf fa puntualmente orecchie da mercante, eppure l’ippica ha tutte le caratteristiche di una filiera in quanto il ciclo produttivo è completo e circolare: dall’allevamento, alla commercializzazione, all’attività agonistica, all’utilizzo delle corse per le scommesse per ritornare all’allevamento.
Eppure se si consulta il sito del Mipaaf l’elenco delle filiere è molto lungo e comprende settori più disparati dal baco da seta (compreso in “altri settori”) alla frutta con il guscio!
Certo sono passati solo 5 anni di permanenza al Mipaaf, un battito d’ali nella vita burocratica ministeriale.
Quello che colpisce è però il totale disinteresse verso l’ippica che oscilla tra l’idea di sbarazzarsi dei cavalli e quella di non rinunciare ai soldi da distribuire attraverso nomine, Unirelab, commissioni, giudici, veterinari e televisione.
Ogni obbligo, anche legislativo, perché il Mipaaf risolva il problema ippico viene bellamente ignorato e questo impegno è pari solo all’instancabile applicazione a produrre programmi e classificazioni che puntualmente portano al crollo delle scommesse e alla credibilità delle corse.
Una disquisizione marginale: il numero dei positivi ai controlli per le sostanze proibite nei primi tre mesi dell’anno che per il 2018 è il più basso degli ultimi cinque anni.
Chissà poi perché.
Tenere alta la guardia è un dovere considerando la qualità dei soggetti che stanno nella stanza dei bottoni.
Redblack