Un famoso libro parlava del giro del mondo in ottanta giorni.

L’ippica invece ha il numero 90 nel proprio passato e futuro.
Sono novanta i giorni che la legge finanziaria imponeva al Mipaaf per emanare il decreto per la ricerca del soggetto a cui affidare il rilancio dell’ippica ma di questo ad oggi non vi è ancora traccia.
Sono novanta i giorni da ieri che il Tar Lazio ha imposto come limite al Mipaaf, per spiegare in modo chiaro ed esaustivo alcuni punti del decreto per la classificazione degli ippodromi.
A molti, effettivamente, alcune decisioni del Mipaaf erano risultate oscure ed oggi siamo in buona compagnia:

Il sistema di organizzazione e di calcolo è costituito dalle voci:

parametro attrattività” è costituito:

a) da “media cavalli partenti per giornata di corsa”;
b) “scommesse (interne ed esterne)”;

–  parametri non nella disponibilità organizzativa degli ippodromi:

c) “Grandi Premi”;
d) “corse Tris’” ;

Assenza della specificità delle corse con cavalli purosangue arabi ed anglo-arabi

Il rinvio al 31 ottobre 2018 per la decisione mette a rischio alcune decisioni che dovevano essere imminenti:

Calendario luglio-dicembre 2018;
Decreto per la sovvenzione degli ippodromi;

Infatti, esiste il rischio che i tagli del montepremi giornaliero ad alcuni ippodromi, la redistribuzione dei Gran Premi e l’assegnazione delle tris in modo arbitrario basati sull’attuale classificazione potrebbero diventare illegittimi ad ottobre e quindi i danneggiati potrebbero richiedere risarcimenti agli estensori dei provvedimenti.
In questo limbo fino ad ottobre c’è pure il rischio che rimangano le sovvenzioni con grave danno alle società di corse molte delle quali in grave difficoltà economiche.

E’ imbarazzante constatare come dopo 2 anni di lavoro 20152017 il Mipaaf non è riuscito a spiegare in modo chiaro ed esaustivo le basi della classificazione degli ippodromi, del resto era evidente che molti parametri  erano stati calcolati per fini utilitaristici senza nessuna correlazione logica.

Ne abbiamo veramente le tasche piene di  dilettanti allo sbaraglio che elaborano con disinvoltura e forse qualcos’altro programmi sulla pelle della povera gente senza saper fare neanche il conto della serva.

Organismo Ippico Italiano

Vittorio Ballardini a gamba tesa

Il motto del Mipaaf è vivi e fai morire gli altri! Ma tu ministero non conosci la vergogna la tua malafede è talmente evidente che il disgusto verso la politica è una cosa certa! Come si può pensare di andare avanti senza un quattrino per 180 giorni e poi dicono che uno è andato giù di testa! I soldi sono dentro i cassetti e nessuno li tira fuori, maledetti burocrati spero che la morte vi sia lenta!(Vittorio Ballardini)

I suggeritori del Mipaaf sono totalmente deficienti (da Wikipedia totalmente minorati intellettualmente), gente che non sa fare un O con un bicchiere, speriamo che con il nuovo governo spariscano tutti dai burocrati ai ruffiani ! Viva l’ippica delle persone capaci!(Vittorio Ballardini)

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