Ieri a Bologna, al termine di una riunione convulsa dove, da nostre fonti, la Fipt ha con insistenza cercato di imporre la sua linea, proponendo un comunicato di cinque punti – peraltro discusso senza entusiasmo martedì nelle Marche – le categorie campane hanno rivendicato la loro autonomia e le sacrosante ragioni della loro protesta che ha portato al fermo dei partenti e hanno giustamente deciso di tirare avanti per la loro strada.
Specialmente poi se perdura il sospetto della poca trasparenza che potrebbe portare – da parte di qualcuno alla ricerca di una passata visibilità – ad anteporre interessi personali al rilancio culturale, tecnico ed economico del mondo del cavallo da corsa.
Quella dei napoletani è una agitazione dettata dal solo fine della sopravvivenza del settore, in un momento dove “ la situazioneTrotto&Turf del 24.05è confusa, l’organizzazione pressoché nulla, i soldi non circolano, le specifiche tecniche, quelle su quali dovrebbe basarsi il settore, lasciate al caso o, ancora peggio, alle decisioni di qualche entità misteriosa… Con una programmazione folle…Complimenti all’estensore e al <consulente>, fare peggio sarebbe stato difficile...

Maurizio Mattii

“Bologna, 23.05.2018

In riferimento alla riunione odierna degli operatori ippici tenutasi a Bologna all’Hotel Europa, le categorie campane degli Allenatori, Guidatori e Proprietari manifestano – per difetto di trasparenza – il loro dissenso alle proposte inoltrate dai colleghi della Fipt.
La protesta partita da Napoli è rivolta esclusivamente alla rifondazione e al bene dell’ippica, senza nessun altro interesse secondario e personale.
Pertanto, in assenza di una convocazione del Mipaaf, diffondono il seguente comunicato (allegato nella versione originale), fermamente decise a continuare l’azione di protesta contro un sistema distruttivo del comparto. 

COMUNICATO INTERCATEGORIALE TROTTO 

In esito al transito dell’ippica dalla apnea  alla asfissia,  di fronte all’ormai irreversibile  stato di crisi, su iniziativa assunta dagli allenatori guidatori campani, cui hanno aderito operatori ippici delle altre Regioni e categorie ippiche, in particolare UPT, si è costituita una “Intercategoriale Trotto”, in una sorta di legittima difesa contro lo straripante attacco alla dignità dei lavoratori ed operatori ippici, costretti alla indigenza e alla inedia economica.
Gli obiettivi che l’Intercategoriale intende perseguire, in modo concreto, incisivo e immediato – nell’ottica di un piano strategico tecnico – economico che non possa essere di emergenza, né condizionato da fattori esterni al settore – possono essere come di seguito sintetizzati.

  1. Assicurazione del mantenimento del montepremi a livelli almeno di sopravvivenza.  Malgrado denunce, invocazioni, preghiere, nessuno si è degnato di fare qualcosa, e il montepremi è sceso ancora, nel 2018, rispetto agli stessi mesi del 2017, del 26%.  In proiezione annua, si è ridotto a 74 milioni, con improvvisa dipartita e sparizione dei 15 milioni di pertinenza del Mipaaf;
  2. Certezza che i premi vinti al traguardo dai proprietari, guidatori ed allenatori vengano pagati entro il 15 del mese successivo a quello in cui è avvenuta la vincita, come avveniva sino ad agosto del 2012 quando i premi venivano pagati direttamente dalle società di corse;
  3. Immediata regolarizzazione dei pagamenti relativi ai premi al traguardo pregressi, non pagati da mesi a proprietari, guidatori ed allenatori;
  4. Esplicitazione, senza riserve, e con la dovuta precisione, dei criteri da utilizzare per la classificazione degli ippodromi, la formulazione dei calendari e l’assegnazione di G. premi e tris, onde fugare sospetti di clientelismi, con favoritismi per gli uni e penalizzazioni per gli altri;
  5. Assoluta trasparenza, regolarità, uniformità di trattamento nella lotta al doping e nella amministrazione della giustizia sportiva, sanzionando chiunque sbaglia , nella filiera, dall’artiere al giudice: non dimenticando che solo un prodotto certificato e regolare determina il riavvicinamento di appassionati e scommettitori al mondo del cavallo;
  6. Non diversamente, e sullo stesso piano e per le medesime finalità di un prodotto certificato, controllo serrato nell’applicazione della disciplina normativa e regolamentare, con riguardo alla trasparenza delle corse ed al comparto occupazionale e della assistenza;
  7. Abrogazione della circolare sulla programmazione 2018, in particolare, a parte altre impareggiabili criticità tecniche, per la parte concernente la presenza degli allenatori sul campo;
  8. L’eliminazione o la riduzione ai minimi termini delle corse estere, ricordando che il fine istituzionale dell’Ente ippico ora Mipaaf è quello dell’incremento della cultura delle razze equine italiane e non estere. Se le scommesse sono in caduta libera, di certo la causa principale è la mancanza di prodotto certificato, ma  anche il fatto che le corse italiane sono diminuite, le corse estere aumentate, di fronte alla palese disconnessione fra Mipaaf e cultura ippica,  mentre la TV Mipaaf è per pochi eletti.

In tale contesto, appare ontologica la scissione ed il mancato riconoscimento della Intercategoriale in sigle come Siag, Snapt e Anact, che non rappresentano altro che se stessi e pretendono di contrabbandare quella che è la voce propria e personale, come espressione dell’interesse collettivo, senza consentire la partecipazione e l’informazione ai lavoratori ed agli operatori ippici, posti, sempre e sistematicamente, di fronte al fatto compiuto.
Come al solito, chi ci rimette sono gli operatori ippici, che non hanno alcun potere decisionale, anzi, nemmeno diritto ad essere consultati.
Ed è pertanto che l’intercategoriale chiede una convocazione immediata presso i funzionari responsabili del settore ippico del Mipaaf, per discutere i temi sopra menzionati, mantenendo lo stato di grave agitazione, per scongiurare che vi sia la tradizionale spartizione  fra interessi tutt’altro che collettivi, delle ormai squagliate risorse derivanti dalle spoglie dell’ippica.

Mario Minopoli, Vicepresidente allenatori guidatori campani
Francesco Gragnaniello, Presidente UPT

Ps. Per qualsiasi comunicazione riferirsi ai recapiti dell’Upt,  telefonici, a mezzo mail e fax.”

A gamba tesa, Antonio Merola

Lo stesso che nel gennaio 2000 faceva inviare nelle ricevitorie il comunicato di cessare l’effettuazione della scommessa tris a favore della raccolta del SuperEnalotto ci riprova: ora vuole fare il rappresentante del trotto. Finiamola, carnevale è passato” (Antonio Merola)

All.to: il comunicato delle categorie campane

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