ELITLOPPET  1^ BATTERIA  Mt. 1609  € 50.000

1   DREAMMOKO            B.GOOP
2   RAJESH FACE            L.KOLGJINI
3   LIONEL N.O.               G.ANTONSEN
4   VOLSTEAD                  S.MELANDER
5   BOLD EAGLE              F.NIVARD
6   MAORI TIME              T.MCCARTHY
7   TAKETHEM                 S.JUUL
8   UP AND QUICK          J. KONTIO

ELITLOPPET  2^ BATTERIA  Mt. 1609  € 50.000

1   RINGOSTARR TREB    W.PAAL
2   COKSTILE                     L.A.KOLLE
3   ORLANDO JET              R.HALLER
4   PROPULSION               O.KIHLSTROM
5   NADAL BROLINE         U.OHLSSON
6   PASTORE ROB             J.UNTERSTEINER
7   UZA JOSSELYN            E.ADIELSSON
8   AMIRAL SACHA          G. GELORMINI

Un Elitlopett a tre punte quello di quest’anno. Non vorremmo essere smentiti ma Bold Eagle, Propulsion e Ringostarr Treb rispetto agli avversari parlano proprio un’altra lingua.

Prima batteria nel nome del figlio di Ready Cash che sale al nord con la chiara intenzione di vendicare la sconfitta subita in finale lo scorso anno per opera di Timoko dopo aver spaziato in batteria a media di 1.08.4.
Impresa sicuramente alla portata dell’allievo di Sebastien Guarato che dopo aver collezionato ben sei secondi posti, per altro senza mai demeritare, è tornato sul podio che più gli compete in 1.08.9 nel Criterium de Vitesse e nel Prix de l’Atlantique.
Difficile dire chi in batteria seguirà il portacolori di Pierre Pilarski, infatti un po’ tutti, a partire da Dreammoko per arrivare a Up And Quik passando per il ben noto Lionel, l’australiana Maori Time e Volstead, hanno buoni motivi per sperare di guadagnare la finale.

Seconda batteria più interessante per la presenza di Propulsion e Ringostarr Treb. Propulsion sulla base delle ottime prestazioni fornite in inverno in terra francese e della condizione palesata nelle due recenti uscite in Svezia che lo hanno visto primeggiare sia sulla distanza sia sulla breve, è considerato come l’avversario più temibile per Bold Eagle.
Ringostarr Treb è un po’ più di un terzo incomodo. L’allievo di Riordan ha le carte in regola e il numero di partenza per invertire il pronostico almeno nella sua batteria. Dietro i due l’incertezza, considerato che i due che potrebbero aspirare alla finale, Pastore Rob e Uza Josselyn, non sono messi benissimo in partenza.

Fral  

GRAN PREMIO GAETANO STABILE  Gr. 3  Mt. 1660  € 33.000

1°   1   ZIGOLO DE BUTY       A. BAVERESI               12.6
2°   3   ZIPPY FREEDOM LF   M. MINOPOLI Jr        12.8
3°   5   ZACON GIO                  Ant. ESPOSITO          14.0
4°   2   ZIMAN                           Fr. FACCI                     14.0

Zigolo De Buty fa partenza, prende bene la prima curva e una volta in testa il gioco è fatto. Dietro di lui si porta Zippy Freedom Lf e così fino in arrivo. Terzo a distanza considerevole Zacon Gio su Ziman al quale era toccato l’ingrato compito di agire all’esterno. Poco da dire sulla corsa, tanto per quanto riguarda Zigolo De Buty. Il figlio di Napoleon infatti  ha trottato il miglio nell’ordine del 12,6 che, oltre a essere il record della pista, è anche la miglior misura della generazione su pista da mezzo miglio.

Fral

Ippica e politica: sempre più dura

In uno scenario inquietante per l’Italia che senza un governo potrebbe essere travolta sul piano finanziario uno scenario ancora più oscuro sembra attendere l’ippica.

Penso che tutti gli ippici abbiano ormai compreso che il cavallo all’interno dei pensieri dei politici e dei dirigenti ministeriali occupa l’ultimo pensiero ben in coda a tutti gli altri argomenti.

Ora si prospetta un accorpamento tra il MIPAAF e il ministero del turismo, quindi non solo potrebbe capitare un ministro incapace come gli ultimi arrivati che solo a leggere i nomi (Martina, Galan, Romano, Degirolamo, Catania) oltre a prudere le mani altre parti anatomiche girano furiosamente, ci potrebbe capitare un ministro idoneo però a mezzo servizio.

Il rischio è che l’ippica potrebbe essere affidata non a un ministro di basso profilo ma addirittura a un sottosegretario di terza fila che non avrebbe nessuna voce in capitolo in ambito del Consiglio dei Ministri per ottenere risorse e riforme.
Chi tiene i cordoni della borsa è il ministero delle finanze che ha già fatto orecchio da mercante alle flebili richieste di supporto economico da parte del MIPAAF (da 250M del 2013 ai 170M del 2018) come potrebbe essere convinto al rilancio economico del comparto con un ministro a mezzo servizio per un settore che occupa l’ultima casella degli interessi ministeriali?

Il dramma è che in ogni vuoto di potere, lo spazio viene occupato dall’ottusa e collusa burocrazia ministeriale.

Un pensiero felice per chiudere e qui vogliamo ricordare con piacere l’ultima persona che a schiena dritta cercò di salvare l’ippica da un default annunciato cercando di contrastare un ministro imbarazzante come galantuomo Galan.
Il manager era Tiziano Baggio, nominato da Zaia, che con una lucida lettera all’allora Presidente del consiglio Berlusconi denunciò nel 2010 i rischi di collasso dell’ippica di fatto poi realizzato dal ministro Romano concluso dal MIPAAF attuale.

Confidiamo che se il MIPAAF sarà di competenza della Lega magari arriverà un nuovo soggetto di spessore.

RedBlack

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *