L’Italia ippica è un mondo ben diversificato.
La sua componente tecnica è capace di mietere successi in fila di valore mondiale mentre chi gestisce le leve per la raccolta delle scommesse inanella figuracce su figuracce con un calo progressivo ed inquietante del movimento.
La tanto decantata riforma della quota fissa non ha prodotto nulla sul piano delle quote appetibili per gli scommettitori ma ha solo creato un danno erariale certo e un calo delle risorse ippiche.
Il nodo dei pagamenti con tempi inaccettabili è toccato con mano ogni giorno dagli operatori.
Lo ripetiamo fino alla nausea i pagamenti con fattura, quelli dovuti alle scuderie e agli allenatori più strutturati che dovrebbero essere supportati dal sistema per evitare il rischio di dismissione e di lavoro nero sono ancora oggi penalizzati dal sistema di pagamento del MIPAAF.
A oggi forse saranno messi in pagamento i premi di novembre/dicembre 2017 e sono le carte del ministero a recitarlo nero su bianco negli ultimi dati pubblicati ad aprile.
Ogni tanto si alza un patetico grido di vittoria per dei pagamenti a 120 gg come se fosse un successo!
Sono pagamenti per premi senza partita Iva i cui elenchi totali non sono pubblicati dal ministero e quindi non è possibile sapere se sono eccezioni o sono la regola.
Non pubblicate i singoli pagamenti ma l’elenco totale dei premi senza IVA pagati nel mese di aprile o maggio, solo allora sarete credibili!
Se il MIPAAF non vuole pubblicare un comunicato in merito ai pagamenti, anche se richiesto dai suoi cantori, attenetevi a quanto recitava il sommo poeta dell’Ovvio (Marzullo, non quello di snaitech):
“Fatevi una domanda “ e “datevi una riposta”
Se nulla viene comunicato è perché i dati non sono presentabili e probabilmente solleverebbero un’ondata di rabbia ben oltre i limiti di guardia.
Organismo Ippico Italiano