Ieri sera alle 20,30 il Consiglio dei Ministri ha decretato le nomine dei sottosegretari  (all.to 1) e per quanto riguarda il MIPAAF sono state confermate l’anticipazione del Tg di ieri:

FRANCO MANZATO in quota Lega
ALESSANDRA PESCE in quota M5S

Si dovrà ora attendere la distribuzione delle deleghe e si vedrà se l’ippica sarà delegata e a chi, o rimarrà nelle competenze del Ministro.

Tutta la filiera ippica spera che il nuovo Ministro o il Sottosegretario delegato rompano la spirale di indifferenza o incompetenza dimostrata dai ministri/sottosegretari degli ultimi anni a partire da Galan per proseguire con Catania, Romano, De Girolamo, Martina/Castiglione, effettivamente a rileggerla una sequenza da film horror.

Oltre all’attesa dell’inizio dei lavori si aspetta anche la pubblicazione del decreto riguardante la distribuzione delle sovvenzioni agli ippodromi.
In effetti, non si comprende questo stop visto che dopo l’ennesimo decreto (il terzo) che ha reso definitiva la classificazione nulla manca, la disponibilità economica per gli ippodromi è conosciuta e disponibile dal 1 gennaio 2018 e la discussione sulla ripartizione dura dal 2015.
Il dramma è che con questi rallentamenti i primi pagamenti agli ippodromi potrebbero arrivare non prima di fine agosto poiché dopo l’emanazione del decreto si dovrà attendere il via libera della Corte dei Conti, la sottoscrizione dei “contratti” e l’invio delle fatture all’UCB che di norma si prendono 30 giorni.
Si arriverà così a 180 giorni per vedere il primo euro del 2018.

Come il Ministero possa pensare che delle società riescano a sopravvivere e dare servizi decenti senza essere pagate per 180 giorni è un mistero per tutti gli economisti e anche per le massaie.

Si spera che un Ministro che abbia avuto un contatto diretto con il lavoro reale, rispetto ai suoi predecessori per la maggior parte politici e burocrati di professione, chieda conto di questo alle strutture ministeriali.

Speriamo che il ritardo sia dovuto alla normale lentezza degli ascensori ministeriali nel portare i documenti per l’apposizione del famoso “bollo tondo” (cfr il film, la grande guerra con Sordi e Gassman) e che non dipenda da magagne sui calcoli, staremo a vedere.

RedBlack

GRAN PREMIO ELWOOD MEDIUM  Gr. 3  Mt. 1640  € 33.000

1          ZONA DA                      E. BONDO
2          ZACCARIA BAR           E. BELLEI
3          ZABUL FI                       A. FAROLFI
4          ZAR DEI BABA             A. PISTONE
5          ZIGOLO DE BUTY         A BAVERESI
6          ZANIAH BI                    A. ANDREGHETTI
7          ZEPHYRUS GM             L. BALDI
8          ZIO ROBY SPRITZ         F. PISACANE

Al Breda, nel giorno di Sant’Antonio da Padova, va in scena l’Elwood Medium, il gran premio più antico del nostro trotto.
Discreto il campo dei partenti, con tre su otto che hanno i requisiti per puntare al podio più alto.
Zaccaria Bar, supportato dalla compagna di colori Zona Da, è il vincitore del Nazionale, competitivo ma sfortunato anche nel Giovanardi. Il figlio di Ready Cash, affidato a Enrico Bellei, si giocherà tutto o quasi in partenza come per altro gli avversari diretti Zigolo De Buty e Zebul Fi. Si sa che sull’anello patavino guadagnare subito la testa e passare indenni la prima curva vuol dire aver messo nel carniere una buona metà del compenso.
Zigolo De Buty dopo i due passi falsi nell’Italia e nel Nazionale si è riproposto alla grande in quel di Aversa vincendo lo Stabile in un significativo 12.6 che per il Cirigliano è una misura che parla da sola. Il figlio di Napoleon si avvia al cinque che a Padova per un partitore come lui non è un numeraccio ma pur sempre al largo di Zaccaria e Zebul.
E proprio quest’ultimo, che si presenta con il biglietto da visita del Giovanardi e che non è da meno degli avversari in fatto di velocità iniziale, potrebbe essere l’ago della bilancia.
Quanto agli altri soprattutto Zona Da, forte della corda, potrebbe portare a casa un piazzamento, più dura anche in considerazione dei numeri di partenza per gli altri.

Fral

All.to 1

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