Il sabato del villaggio” è una famosissima poesia di Giacomo Leopardi che è il simbolo della filosofia dell’attesa.
Il giorno migliore è, per Leopardi, il sabato e non la domenica perché vi è l’aspettativa di quello che verrà il giorno dopo, il giorno del riposo.
Anche per l’ippica potremo applicare questa filosofia e poiché l’ippica fa sempre le cose in grande, la potremo sviluppare cosi:
“A ogni lunedì segue sempre un venerdì, e a ogni venerdì segue sempre un lunedì”

Spieghiamo il significato “leopardiano” della frase.
Da anni agli ippici al lunedì, cioè all’inizio di qualche periodo, scegliete voi la data e l’argomento viene promesso qualcosa.
Riforme varie, cambio dei vertici politici, eliminazione dei “parassiti”, aumento delle risorse economiche ecc….
Che con passione, fervore e tenacia tutta la filiera ippica discute, spera e crede salvo poi arrivare al venerdì e tutto sparisce come una bolla di sapone con mille spiegazioni del caso.
Delusi, arrabbiati, talvolta derubati e impoveriti gli ippici al venerdì scoprono che qualcosa può cambiare:
Nuovo ministro, nuovo Sottosegretario, l’arrivo in un posto che conta dell’amico del cugino della nuora del vicino di casa e quindi si spera che da lunedì tutto possa cambiare e l’ippica ritroverà se non la risoluzione dei problemi almeno un nuovo inizio.
E si ricomincia………
In un mondo normale tutti avrebbero già gettato la spugna ma gli ippici non sono “un mondo normale” perché per tutti il prossimo cavallo allevato, comprato o allenato sarà il vincitore del Derby.

RedBlack

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