Ebbene sì, dobbiamo riconoscere il nostro errore!

Abbiamo sempre sostenuto che il Mipaaf fosse incapace di mettere in atto una qualsiasi strategia e raggiungere un risultato clamoroso.

Invece siamo stati smentiti, con l’ennesimo pezzo di calendario pubblicato e l’elenco dei gran premi di trotto ha messo d’accordo tutta la filiera ippica!
Tutti si sono resi conto che la sequenza delle decisioni prese sono risultate così illogiche, cervellotiche e in alcuni casi riservate agli amici che solo una mente geniale poteva partorire un risultato del genere.
Certo a ben guardare già con la classificazione degli ippodromi si era arrivati vicino al consenso unanime ma i cantori a gettone e i nemici giurati degli ippodromi difendevano l’operato ministeriale.

Oggi tutti si sono resi conto che l’idea senza senso di Castiglione, basata solo su clientelismo, è la pietra tombale dell’ippica.

L’illogicità tecnica è accompagnata da una programmazione senza uno scopo se non quello di sperare di favorire l’amico, il parente o il conoscente con premi slegati dal contesto italiano.

L’aspetto più tragico è che due “mostruosità” si stanno palesando:

  • I primi danneggiati da una programmazione classica assurda sono gli allevatori e in tutto questo il silenzio assordante dell’ANACT che non può rinnegare i propri sodali ministeriali;
  • Chi ha fatto di tutto per contrastare la riforma alleandosi negli anni scorsi con chi oggi denigra apertamente (nel gergo popolare sono “i ladri di PISA”) si propone come capopopolo indignandosi dell’assurdità del calendario dopo essere stato l’iniziatore della discesa con la creazione di un ippodromo fuori contesto a Milano.

E in un quadro politico al Ministero, a oggi ancora molto incerto, il piano di mezzo sguazza seguendo la propria linea rossa (pardon nera) d’indebolimento della filiera per avere un facile controllo tramite nomine e distribuzione d’incarichi.

RedBlack

Oggi a Treviso si disputa il 37° Gran Premio Federnat riservato ai titolari di licenza gentleman soci Federnat.

I^ batteria

1 TEAM WORK 1609 G.MORETTI
2 ULRICH PISANO L.DI SARNO
3 SOLISTA D’ESI A.MANFREDI
4 PER TE BAR V.A.NANNA
5 TRITONE LUX G.AMODEO
6 SHATAR CLU S.TINTI
7 PANTER DEL PINO RENATO LEGATI

II^ batteria

1 TAORMINA MAIL 1609 M.LASI
2 RADENSKA D’AGHI G.SELVA
3 UN GRANDE IDO S.CIRASO
4 RAVEL EK F.MARCHINO
5 UNUK BI R.DAMI
6 SONNY CLUB ST.BALDI
7 ULISSEMAR T.MANFREDINI
8 TOPASKY ETOILE F.MONTI

III^ batteria

1 TARANTELLA FERM 1609 E.BRUNIERA
2 TROFEO DI LUNI M.FRANZESE
3 URAGANO OP M.BECHIS
4 SIENTO L.FARINA JR
5 URRACO JET P.CORRADO
6 SUGAR BRED G.TACCONI
7 UBERTINO GRIF F.RESCIO
8 SHOWMAR V.BOSIA

Ventitre i soggetti al via, sette nella prima batteria e otto nella seconda e nella terza.
La gara di articola in tre batterie, la consolazione e la finale alla quale accedono i primi tre classificati di ogni batteria. Le prove a invito si svolgono sulla distanza dei 1609 metri. Si tratta della corsa al trotto per amatori più qualitativa e ricca al mondo. 37° GRAN PREMIO FEDERNAT

Nella prima nonostante la sistemazione all’estremità dell’ala merita credito Pantera Del Pino volante all’ultima in quel di Bologna battendo lo stimato Ulissemar. La figlia di Turbo Sund dovrà guardarsi soprattutto da Shatar Club che va più forte di quanto non dica la carta recente.
Nella seconda si prospetta un match tra Topasky Etoile, la vincitrice dello scorso anno con Filippo Monti, e Ulissemar, il pupillo di Thomas Manfredini che negli ultimi dodici mesi è rimasto fuori dal marcatore solo due volte. Il terzo nome è senz’altro il veloce ed esperto Sonny Club.
Terza batteria con due su tutti, Ubertino Grif e Showmar. Il primo resta su un’ottima prestazione con il gentleman, il secondo c’è di categoria ma deve adattarsi alla guida amatoriale. Dietro i due Urraco Jet e Sugar Bred.

Fral

Di

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