Tutti in attesa del fatidico decreto che assegni la delega o meno a un sottosegretario.
La settimana di speranza si avvia con il problema Capannelle in primo piano.
Tutti appesi alle decisioni del comune sia per quanto riguarda la gestione che per il destino del Derby di trotto.
Ormai il piano inclinato alla deriva dei ricorsi al Tar si sta affiancando l’intervento dei sindaci dei comuni penalizzati dal Mipaaf.
Certo tutti giustificano ogni nefandezza del calendario con la novella classificazione degli ippodromi ma la cosa buffa è che non c’è articolo o comma che indichi la correlazione tra inquadramento e tipo numero di Gp o numero di giornate di corse.
Anzi l’unica cosa certa è che gli ippodromi cui sono stati sottratti i Gp di trotto saranno impossibilitati a scalare la classifica visto che non avranno il parametro dei numeri minimi di Gp per essere promossi.
Il tutto ha il sapore di una presa in giro, per essere gentili.
Più fortunato il galoppo che per le corse di gruppo non dipende dal Mipaaf, anche se l’inadempienza dei pagamenti dello stesso facilita l’abbassamento del rating.
Certo che se l’ippica avesse una rilevanza mediatica importante sicuramente le ultime performance ministeriali sarebbero state valutate da striscia la notizia e un tapiro d’oro ex equo al dirigente (Mastromarino) e al consigliere (Lazzaro) sarebbe stato certo.
RedBlack