Non ci stancheremo mai di produrre, cifre, fatti e progetti.
Premesso che la trasparenza amministrativa non è un optional e che la Pubblica Amministrazione deve renderne conto, motivando dei propri provvedimenti e delle proprie spese, occorre intimare al Mipaaf di esibire pubblicamente le schede delle voci di bilancio, che stanno determinando la morte dell’ippica e capovolto il sistema dei flussi in entrata e uscita.
Mipaaf, Anact e filo ministeriali perseguono interessi contrari al settore, continuando sordi e muti a negare l’evidenza, usando il solito pallottoliere difettoso.
Comparazione scommesse e ricavi 2018 – 2017 (Dati Aams)
Movimento e ricavi dalle scommesse (dati Aams, schema nella home), al 30 giugno 2018, rispetto al corrispondente periodo 2017, continuano a scendere e il danno erariale ad aumentare.
- I ricavi dalla quota fissa sono stati determinati in base a quanto disposto dal punto 1051 dell’emendamento sulle scommesse approvato nell’ultima finanziaria: il prelievo per la rete fisica è stabilito nella misura del 43 per cento del margine (differenza tra somme giocate e vincite corrisposte), di cui il 33% a titolo di imposta unica e il 67% al finanziamento del montepremi;
- Il dato dei due totalizzatori è pari a –16,60%;
- La quota fissa registra un +38,63% per un minore ricavo però di € 631.000;
- Il movimento dalle scommesse a riferimento segna –28,37%;
- Il minor ricavo giornaliero (tot ippico+tot nazionale+quota fissa+riferimento) è di € 31.775, pari a un meno € 11.348.612 in proiezione annua;
- Il danno erariale è di € 2.691.928 pari a – 14,73 % rispetto al 2017;
- I pagamenti continuano ad arrivate con sei mesi di ritardo.
Organismo Ippico Italiano
Oggi riunione presso il Ministero tra i rappresentanti delle società di gestione e mister X.
In effetti la prima domanda è: chi sarà presente per il Ministero?
Vagliamo le possibilità:
- Escludiamo il Capo Dipartimento casella ad oggi vacante;
- Si spera il Ministro per un primo approccio ed in questo caso le società di corse sarebbero la prima fetta di filiera ad approcciare il massimo vertice, chissà che rosicate gli altri;
- Uno o tutti e due i Sottosegretari visto che ad oggi la delega non è stata assegnata e non è ancora stato fissato il Consiglio dei Ministri per la distribuzione delle deleghe;
- Il sempre presente direttore Abate il FIL ROUGE (mi scusi noir) degli ultimi anni dell’ippica.
Nei primi casi ci sarebbe un lato positivo, il Mipaaf nella sua componente politica inizia a relazionarsi con la filiera e per mutuare quanto disse Amstrong sbarcato sulla luna (siamo nel mese giusto) un piccolo passo per la politica italiana ma un grande passo per l’ippica.
Se invece sarà una riunione con i soli dirigenti saremo ad un punto morto.
Non si discuterà di nulla, non si cercherà di risolvere nulla si arriverà a rottamare la remunerazione degli ippodromi almeno per i primi sei mesi.
Proprio così per poter distribuire almeno una parte delle risorse per non far morire gli ippodromi che non vedono 1 euro da sei mesi si confermeranno le retribuzioni a tutti gli ippodromi.
Quindi in soldoni (o soldini fate voi) tutto il lavoro degli anni precedenti, pietra angolare del rilancio dell’ippica il motivo per cui non si poteva avere il calendario annuale, il totem sul quale è stata sacrificata la programmazione dei GP del trotto di fatto non è esistita per i primi sei mesi.
L’unico dato positivo (ma non per tutti) è che entro la settimana potranno partire le fatture e dare respiro economico alle società e ai loro dipendenti.
La settimana prossima probabilmente inizierà la battaglia del grano (leggi PREU) su come questo sarà distribuito.
Lirica a gamba tesa
“Chissà se il solito ed inutile “cantore” ringrazierà con sei mesi di ritardo ….” (Lirica)