I cavalli nascono regolarmente, le aste arrivano puntualmente i passaporti quelli sono come sempre dispersi!
L’ineffabile Mipaaf e nello specifico la PQAI VI continua a ritenersi al di sopra delle leggi e dei regolamenti , guarda caso emanati dallo stesso Mipaaf in epoche passate, del resto se i controllati e i controllori sono le stesse persone cosa volete che si autodenuncino?
Procediamo con ordine.
Vari decreti ministeriali sono stati emanati rendere esecutive le “Linee guida e principi per l’organizzazione e la gestione dell’anagrafe equina” assegnata all’Unire/Assi/Mipaaf con articolo 8, comma 15, L. 1° agosto 2003, n.200.
Ebbene si, i più acuti osservatori avranno già visto che si parte dalla famosa legge 200 (Alemanno ministro) che nella partita di giro oltre a condonare i minimi garantiti, presta all’Unire 150M da restituire che graveranno per 10 anni sulle spalle degli ippici e assegna l’anagrafe equina, unica eccezione delle anagrafi animali che costeranno al sistema circa 1,5M all’anno fino al 2017 quando per manifesta incapacità e nullità d’uso verrà scippata al Mipaaf e data alla Sanità.
Comunque nei decreti del 2009 e del 2011 emanati dallo stesso Mipaaf rendono esecutive ed obbligatorie per tutti gli equidi italiani le Linee guida che all’articolo 8 regolano le modalità per il rilascio del passaporto (all.1).
L’obbligo prevede che entro 10 giorni dall’inserimento del microchip DEVE essere rilasciato il passaporto dall’organo competente, in questo caso il MIPAAF titolare dei libri genealogici.
Ma con la consueta circolare relativa agli “adempimenti per l’iscrizione al libro genealogico del cavallo trottatore italiano dei puledri nati nell’anno 2018”. – Prot. 21741 del 27/3/2018- il dirigente competente con un assurdo giuridico cancella un decreto con una norma di rango inferiore appunto la circolare.
Infatti, mescola il rilascio del passaporto che deve seguire la nascita del cavallo a prescindere dal fatto di essere un trottatore con le modalità dell’iscrizione al libro genealogico che è un fatto accessorio alle leggi europee e italiane per la tracciabilità sanitaria degli equidi.
Ma come sempre la competenza tecnica e giuridica non sta di casa al Mipaaf.
Infatti, al primo capoverso si scrive che le norme non riguardano solo l’iscrizione al libro genealogico ma anche al rilascio del passaporto (all. 2 primo capoverso).
Tale consequenzialità è ribadita anche al punto C (all.2).
I due concetti sono però di carattere diverso e non consequenziali:
- Il passaporto deve essere emesso per tutti gli equidi.
- Per chi vuole e ne ha i requisiti potrà essere iscritto al libro genealogico, requisito essenziale il DNA
Il rilascio del passaporto quindi è regolato dall’articolo 8 di questi DM indica la tempistica del rilascio del passaporto e nulla viene detto sull’obbligo di aspettare l’ analisi del DNA!
Questo passaggio è indispensabile per l’iscrizione all’albo ma non necessario per rilascio del passaporto!
L’obbligo lo prevede la circolare che però non può cancellare e prevaricare il decreto.
Quindi il colpevole del mancato rilascio dei passaporti è il Mipaaf poiché l’Anact ha competenza solo per l’iscrizione all’albo (che può essere tranquillamente successiva all’emissione del passaporto) e nemmeno di UNIRELAB che dovrà emettere la compatibilità prima dell’iscrizione nel libro.
Basterebbe copiare quanto fa la FISE che ai cavalli di loro competenza, ma si sa i cervelloni Mipaaf sono troppo superiori per abbassarsi ad informarsi.
E se per caso un cavallo microcippato Mipaaf (quindi non più microcippabile (scusate il neologismo) non potesse o l’allevatore non volesse(caso limite) essere iscritto al Libro rimarrebbe senza passaporto in spregio delle leggi europee ed italiane?
Che cosa comporta l’assenza del passaporto?
- I cavalli non possono viaggiare;
2. I cavalli non possono essere venduti;
3. Le eventuali vaccinazioni non possono essere registrate.
Chi sposta o riceve un cavallo senza passaporto, rischia a norma del DL del 2011 (all.3 punto 5) multe da 300 a 800€ per capo.
Perché un ministero deve mantenere nell’illegalità i soli cavalli di sua competenza?
Per incapacità? Ridurre al minimo il proprio lavoro a danno degli allevatori? Ai posteri o al Ministero della sanità l’ardua sentenza.
PS: nella prossima finanziaria vedremo se i costi risparmiati dal MIPAAF circa 1M con il passaggio alla sanità dell’anagrafe saranno distribuiti alla filiera. (all.4-5-6).
RedBlack
GRAN PREMIO SOCIETA’ TERME DI MONTECATINI Gr. 3 Mt. 2040 € 33.000
1° ZIGOLO DE BUTY A. BAVERESI 15.0
2° ZIMAN Fr. FACCI 15.2
3° ZIRKUSS R. ANDREGHETTI 15.4
4° ZINGARO DEI RUM G. PETRAROLI 17.2
E’ andata come ci si aspettava. Al Sesana vince chi va davanti e, complice l’errore di Zar Dei Baba, ad andarci è Zigolo De Buty che si avviava alla corda. Seconda sul traguardo l’altra attesa Ziman pronta in partenza a ripiegare dietro il portacolori della Alto Mare. Corsa dunque senza storia dalla partenza all’arrivo e spettacolo decisamente modesto come dimostra anche il tempo, 2.30 sulla distanza. Terzo finisce un positivo Zirkuss mentre a distanza siderale porta a casa il quarto Zingaro Dei Rum.
Gli altri? Zar Dei Baba, Zef, Zephyrus Bar e Zelante Ek, uno dopo l’altro tutti fuori corsa.
Fral
All.to 1:
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All.to 2:
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All.to 3:
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All.to 4:
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All.to 5:
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