Tra pochi giorni l’attività parlamentare sarà sospesa per le vacanze estive.

I lavori riprenderanno a settembre con l’obiettivo primario della legge finanziaria, dove saranno scritti i capitoli di spesa destinati alla filiera ippica.

Il comparto arriva con il fiato corto con una situazione degli ippodromi abbastanza delicata e con tutti gli operatori in apnea economica per la lentezza dei pagamenti.

A oggi non è ben chiaro chi si occuperà dell’ippica, il Ministro, direttamente o tramite un suo delegato, oppure un sottosegretario.

I decreti con le deleghe, nonostante i rumors, non sono stati pubblicati in gazzetta ufficiale e il capo dipartimento arriverà solo ai primi di settembre, purtroppo le cifre e le indicazioni di massima vengono delineati a fine agosto.

Qualcuno ha fatto presente al MEF che nuovi tagli porteranno il settore alla scomparsa?

Qualcuno ha difeso le ragioni della filiera per il calo delle scommesse di cui sono vittime sia per la programmazione folle del MIPAAFT e sia per una rete di raccolta incompleta per la mancata emissione dei nuovi bandi?

In questo quadro d’incertezza a settembre ci saranno le aste e nonostante tutto il sistema allevatoriale italiano porterà nel ring prodotti di ottima qualità ma oltre agli stranieri ci saranno compratori italiani?

A questo punto la parola “chiave” sarà “nonostante”.

Perché l’ippica italiana dovrà e saprà sopravvivere:

  • NONOSTANTE il disinteresse della politica
  • NONOSTANTE le mancate riforme
  • NONOSTANTE l’incapacità tecnica del MIPAAFT
  • NONOSTANTE l’assurda lentezza dei pagamenti.

RedBlack

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