Evviva qualcosa al MIPAAFT non subisce tagli ma anzi è aumentato!
Purtroppo non sono i soldi disponibili ma solo il numero dei veterinari.
Sono apparse le graduatorie per l’immissione in ruolo di un cospicuo numero di veterinari per coprire dei buchi che in realtà non c’erano e per evitare trasferte che in realtà agli amici degli amici non verranno mai a mancare.
Il settore veterinario del MIPAAFT è un vulcano di attività: si arruolano e si giudicano i veterinari, si gira a destra e sinistra ma soprattutto si distribuiscono le colpe.
L’ufficio centrale è il depositario della verità e per postulato non può sbagliare.
Il sistema non funziona ma la colpa è dei veterinari sul campo che osano sollevare critiche.
Il sistema non funziona ma la colpa è delle commissioni disciplina.
Il sistema non funziona e la colpa è degli altri uffici che osano mettere in dubbio procedure obsolete e cervellotiche.
Purtroppo anche in questo settore esistono giapponesi e cantori che saldamente incollati non alla poltrona ma al sedile della macchina per tante e ben remunerate trasferte, il cantare la canzone giusta e tenere raccolto il gregge dà i suoi frutti perché si è sempre dalla parte del tavolo che giudica e non viene giudicato.
Chi osa sollevare giuste osservazioni viene penalizzato attraverso meccanismi giudicanti che, unici del suo genere, sono composti da personale amministrativo e non da colleghi veterinari purtroppo nel silenzio dell’ordine dei veterinari.
Intanto in questo contesto che si autogiudica ottimale la quasi totalità dei cavalli nati è senza passaporto, quindi fuorilegge.
Evviva, la certezza è che per ogni errore si riuscirà sempre a scaricare la colpa sui “sottoposti” del resto la “testa” non ha mai fatto o farà errori e se succede come la polvere viene messa sotto il tappeto, peccato che il tappeto non riesce più a nasconderla tutta.
RedBlack