GRAN PREMIO BASILIO MATTII Gr. 3 Mt. 1600 € 33.000
1° 3 SATANASSO FI R. VECCHIONE 11.7
2° 1 PER TE BAR D. DI STEFANO 12.3
3° 7 SHOWMAR A. GUZZINATI 12.4
4° 6 URSUS CAF E. BELLEI 12.6
5° 9 UNE ETOILE GAR M. MINOPOLI Jr 12.7
Satanasso Fi si aggiudica il Basilio Mattii, quinta e decisiva prova della finale del 38° Campionato Italiano Guidatori Trotto, e permette a Roberto Vecchione campano di apporre per la terza volta il suo nome nell’albo d’oro della manifestazione.
Il figlio di Ganymede e Bomba Jet dopo trecento metri sfila sul veloce Per Te Bar e mantenendo ritmo elevato si rende intangibile fin sul palo.
Veramente notevole la prestazione di Satanasso che sigla il terzo successo dopo il cambio di training e il suo primo in una prova di gruppo. Tanto valida a livello tecnico la prova di Satanasso quanto determinata e lucida l’interpretazione di Roberto Vecchione che riponeva la massima fiducia sulla scelta fatta. Buon secondo Per Te Bar per il quale era fondamentale andare davanti e dare strada con la speranza che chi si fosse presentato l’avrebbe messa sul ritmo. Così è stato e ha potuto portare a casa un piazzamento di prestigio, giusto merito per una onorevolissima carriera e una forma recente praticamente al top. Ancora più meritevole, visto lo svolgimento, la prova di Showmar che una volta rimasto all’esterno, vista la determinazione del leader, ha dovuto dare fondo a tutta la sua classe per rimanere in quota fino in fondo dove, ormai a corto di energie, doveva subire l’affondo interno di Per Te Bar. Sfortunato ma valido Ursus Caf che aveva chiuso favorito. Il figlio di Toss Out e Nespola Caf, rigenerato dalla cura Bellei, sbagliava nel tentativo di fare partenza quindi veniva rimesso per seguire in fondo al gruppo fino ai quattrocento finali dove spostava in terza ruota e finiva fortissimo in mezzo alla pista conquistando la quarta moneta.
Quinta una Une Etoile Gar senza infamia e senza lode. Deludente la prestazione dell’atteso Testimonial Ok per il quale Alessandro Gocciadoro aveva grandi aspettative.
Una bella corsa, non c’è che dire.
Fral