Oggi è l’ennesimo lunedì “ippico” dove dovrebbe iniziare qualcosa.

C’è l’esordio del capo dipartimento dott. Comacchio che conoscerà il girone dantesco in cui è capitato.
All’alba del nono mese il settore ippico non ha ancora un calendario definitivo, si spera che al neo arrivato faranno presente che questa è un’eccezione unica nel panorama ippico mondiale, non esiste nessun paese, dove corrono i cavalli anche nei più disastrati, che non si sappia il calendario annuale.
Settembre è il mese delle aste che quest’anno coincidono con la chiusura di uno dei due ippodromi più famosi, l’ippodromo della capitale. Un disastro di queste dimensioni non era nemmeno pensabile eppure è successo in un rimpallo di responsabilità e di scarico di colpe che non fa onore a nessuno dei contendenti.
Forse a settembre dopo ben 9 mesi gli ippodromi sottoscriveranno l’accordo che ufficializzerà la regolarità delle corse in Italia e dopo circa 30 giorni presumibilmente ad ottobre arriveranno i primi pagamenti alle società di corse, allucinante e questo potrà portare alla chiusura di altri ippodromi.

L’impossibilità del MIPAAFT a risolvere tutti i problemi legati all’ippica è sotto gli occhi di tutti, o meglio di chi vuole vedere perché alcuni negano anche l’evidenza.

Settembre è anche il mese d’inizio della finanziaria e vedremo quanti euro saranno destinati all’ippica. Intanto a proposito di euro si stanno ancora cercando gli 8,5M circa del Preu, che il CONI ha già brillantemente messo in bilancio ma che l’ippica sta ancora aspettando, visto che dovranno essere messi in spesa entro il 31 dicembre  speriamo che li trovino quanto meno un paio di giorni prima.

RedBlack

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