
La ottantaquattresima edizione del Campionato Europeo si è conclusa come meglio non si poteva, merito di Arazi Boko che a undici anni nell’atto conclusivo della prova a due si imponeva siglando il nuovo record della corsa e delle pista, nonché delle piste europee da mezzomiglio.
A dare la sveglia a una serata intristita dalla pioggia e da condizioni atmosferiche avverse ci hanno pensato i protagonisti delle due prove del Campionato, e alla fine a fare la magia è toccato al duo Arazi-Gocciadoro.
A proposito del successo del portacolori di Leonardo Cecchi, diciamola tutta.
E’ pur vero che nella prima prova se dietro Uragano Trebì non ci fosse stato Tesimonial Ok forse Arazi Boko non sarebbe riuscito a scendere alla corda, che Enrico Bellei con Deimos Racing ha creduto troppo presto di aver vinto permettendo a Arazi di uscire dalla corda, che nella seconda prova Alessandro Gocciadoro ha rinunciato a correre risparmiandosi per il race off, al contrario dell’avversario allenato da Bondo che dopo aver stracorso nella prima prova ha dovuto fare altrettanto per aggiudicarsi la seconda. Tutto vero, ma tutto ciò passa nel dimenticatoio se si considera ciò che il figlio di Varenne è stato capace di fare nel race off. Veloce al via non ha dato mai l’impressione di poter essere messo in difficoltà dall’avversario che ha provato a misurarlo fino al paletto dei quattrocento finali dove ha dovuto mettere i remi in barca non essendo più in grado di tenere il ritmo del battistrada che chiudeva in un eccezionale 1.03 al chilometro.
Una conclusione degna di una manifestazione ippica che vanta una grande storia.
Storia di un’ippica che ha una valenza culturale che spesso viene sacrificata sull’altare della scommessa. I tantissimi appassionati che nel dopo corsa hanno assistito alla sfilata e alla premiazione sono il segno di una vicinanza soprattutto al cavallo che è il campione di uno sport che purtroppo non viene visto come tale.
Queste manifestazioni, questi appassionati sono un patrimonio da non perdere.
Fral