In attesa di fatti concreti, abbiamo sentito l’intervista fatta al sottosegretario Manzato durante la serata di sabato a Cesena.
Le parole che ci hanno colpito sono:
RAPIDITÀ: citata sia nei riguardi dell’inizio del cambiamento della struttura ippica e sia per la risoluzione della lentezza dei pagamenti;
PRIVATI: necessità del coinvolgimento dei privati nel processo di riforma della struttura ippica;
ENTE PUBBLICO: non si ravvisa la necessità di ripristinare un Ente pubblico;
RILANCIO: del settore sia in Italia sia all’estero;
PRECEDENTE GOVERNO: ovvio le colpe scaricate di quelli di prima, anche se la struttura dei dirigenti ministeriali è rimasta identica.
Tutto questo ci ha sollecitato ad applicare la regola delle 5 W tipica del giornalismo anglosassone, anche se in realtà questo schema fu creato da San Tommaso D’Aquino. Il teologo individuò gli elementi (che per lui erano 8) che identificano la struttura dell’azione morale:
What? («Che cosa?») una riforma sostanziale del sistema ippico;
Who? («Chi?») speriamo che sia il Ministro in prima persona a dare uno scossone al sistema;
Where? («Dove?») in tutte le stanze dei dirigenti e verso coloro che vogliono che nulla cambi;
When? («Quando?») immediatamente;
Why? («Perché?») il sistema è allo stremo.
Speriamo……………
RedBlack
La proposta di “Cantica”
“Una proposta razionale e meritoria sarebbe quella di redistribuire il 5% del monte premi al traguardo dall’Anact (visto il funzionamento penoso e clientelare con figli assunti e carte di credito distribuite a gogò) e destinarne il 50% agli allevatori ed il 50% al monte premi al traguardo.
Si tratterebbe di una ripartizione equa. Del resto i due servizi che l’Anact dovrebbe dare agli allevatori aste e tenuta del libro genealogico, da tempo le aste non vengono più svolte da Anact ma da società privata che le svolge molto meglio di prima, ed il libro genealogico si può tenere con un software appropriato, senza spese clientelari, come fa il galoppo.” (Cantica)