Francia o Spagna purché se magna!

Questo detto è attribuito al Guicciardini verso la seconda metà del 1500 e si riferiva agli italiani dell’epoca che incapaci di pensare a un futuro di speranza e prosperità si appoggiavano o meglio si mettevano a disposizione dell’una o dell’altra potenza pur di salvare un minimo di potere entro le mura del loro limitato orticello.

Purtroppo questo è quello che succede da alcuni anni nell’ippica dove sta prevalendo il senso di accettazione di qualsiasi cosa venga decisa a prescindere da una visione etica e di futuro dell’ippica.

In nome della sopravvivenza si accetta qualsiasi decisione tecnicamente assurda, si accettano situazioni al limite della decenza dove i professionisti, gli appassionati e gli stessi cavalli lavorano in situazioni e in strutture al limite della fatiscenza.

Si baciano le mani a politici e burocrati che prendono decisioni secondo convenienze politiche proprie e non per lo sviluppo dell’ippica, rimanendo supini ai continui tagli e riduzione delle risorse perché tutto deve continuare come diceva il filosofo Totò “a prescindere”.

Ecco questa è la parola d’ordine che urla no tutti i giorni i nuovi “lanzichenecchi” che insultano, cercano di intimidire tutti quelli che osano parlare in modo civile e cercano di capire e di non accettare qualsiasi porcheria “a prescindere”.

Per questi nuovi mercenari l’obiettivo è “ripulire” l’ippica da professionisti e proprietari comunque dagli ippici che vogliono un ambiente serio e presentabile.

Invece tutto deve andare avanti “a prescindere”:

  • Dalla logica tecnica di calendari assurdi;
  • Da ippodromi inventati dall’oggi al domani e quelli storici chiusi;
  • Dall’applicazione trasparente dei regolamenti;
  • Da nomine dei controllori fatte in modo trasparente;
  • Dalla devastazione delle scommesse ippiche;
  • Dalla regolarità delle corse dove i controllori come gli struzzi mettono la testa sotto la sabbia;
  • Da caporali che esercitano il loro piccolo potere con protervia;
  • Della cultura ippica che sta ogni giorno sempre più scomparendo;

In questo modo, come capita già da molti anni, i migliori se ne vanno all’estero o abbandonano ma forse è proprio questo che vogliono i nuovi lanzichenecchi, abbassare il livello della vivibilità, della cultura ippica e dell’educazione insita a chi ama i cavalli, perché solo in un mondo a 10 cm da terra possono sopravvivere, in un mondo ippico normale, cioè in tutta Europa, non avrebbero nessuna chance di esserci.

RedBlack

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