Il decreto che annulla o anticipa giornate di corse in teoria già avvenute dovrebbe essere un record mondale, infatti, il decreto del 21/09/2018 con numero di  protocollo 65902 (all.1) rinvia o modifica:

  • Ippodromo di Roma galoppo: anticipo, al 20 settembre 2018, della giornata di corse già inserita in calendario alla data del 21 settembre 2018
  • Ippodromo di Follonica galoppo: rinvio, a data da destinarsi, delle giornate di corse al galoppo già inserite in calendario alla data del 19 settembre 2018;
  • Ippodromo di Taranto: rinvio, a data da destinarsi, delle giornate di corse già inserite in calendario alla data del 20 settembre 2018;

Chi di dovere aveva correttamente chiesto le modifiche per tempo ma si sa la burocrazia ha i suoi tempi che rendono il tutto ridicolo.

Cambiamo argomento e parliamo di cavalli presunti positivi.

In questi casi la platea si divide in assatanati di giustizia che chiedono a gran voce le peggior cose se i coinvolti sono “nemici” o in garantisti a prescindere se sono amici, parenti o conoscenti.
Purtroppo l’unica cosa che conta, cioè che il sistema abbia regole certe, trasparenti e credibili non interessa a nessuno.
In fin dei conti purché sia colpito l’“altro” poco interessa che:

  • Il sistema getti centinaia di migliaia di euro in controlli inutili.
  • Il sistema commini squalifiche a cavalli senza che nessuna giuria o commissione disciplinare abbia espresso un parere e addirittura che queste squalifiche permangano anche in caso di assoluzione e che nessuno conosca chi prende queste decisioni.
  • Il sistema sopporti che per i risultati delle analisi di cobalto necessiti una volta di 25 giorni e l’altra di 12 giorni (stesso laboratorio).
  • I nomi dei cavalli positivi talvolta rimangano anche 30gg nei cassetti e in altri casi vengano pubblicati in poche ore.
  • Per mesi il sistema non abbia le commissioni disciplina.
  • Vengano dichiarati positivi cavalli che per le regole internazionali sono negativi.

Concludendo, che il sistema necessiti di corse pulite è un obbligo come altrettanto primario è il diritto alla difesa, questo equilibrio lo si raggiunge con un sistema trasparente e credibile non con una continua caccia alle streghe di piccoli caporali di qualsiasi sesso siano.

RedBlack

Presidente Upt interviene sui temi scottanti dell’ippica

In riferimento a quanto apparso sui social in questi giorni tengo a precisare che in Francia il risultato delle analisi doping, sia per il Cobalto che per altre sostanze, viene pubblicato dopo 11 giorni (10 per le analisi di laboratorio ed 1 per la commissione che deve decidere se il cavallo può partecipare o no a corse).
I francesi come gli inglesi, svedesi e norvegesi pagano i premi vinti dopo 14 giorni e questo è il motivo della celerità dei controlli doping. A differenza dell’Italia dove le positività hanno validità da quando sono pubblicate sul sito del Mipaaf, senza che si sappia chi li pubblica e se la tempistica sia uguale per tutti gli operatori.
Insomma la solita poca trasparenza che caratterizza l’ippica di casa nostra.

Per un prodotto certificato sono necessari controlli doping trasparenti e che gli operatori siano pagati entro poche settimane in modo da dare certezze ai loro investimenti.
In Italia invece, gli unici che vengono pagati regolarmente sono i burocrati del “piano di mezzo”, quelli che ci hanno rovinato …vergogna”. (Francesco Gragnaniello)

All.to 1

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