LA “CIRCOLARE” CHE NON FA CIRCOLARE I PULEDRI

Puntualmente come ogni anno ecco pubblicata la CIRCOLARE con  descritti “Adempimenti previsti per l’iscrizione al Libro genealogico del cavallo trottatore italiano dei puledri nati nell’anno 2023”.

Come sappiamo l’ anagrafe dal 2021 è stata sottratta al MIPAAF/MASAF per manifesta incapacità di gestione ed assegnata al MINISTERO DELLA SANITA?

Dopo l’ anno interlocutorio del 2022 da quest’ anno i nuovi nati entrano nelle procedure decise dal MINISTERO DELLA SANITA’.

Il primo punto eclatante è quanto da noi sostenuto da parecchi anni e cioè che l’ iscrizione di un puledro alla BDN nulla a che vedere con l’ iscrizione al LIBRO GENEALOGICO in questo caso del trotto.

Sono due aspetti attinenti a due problematiche diverse :

  • L’ iscrizione alla BDN serve per ottemperare la tracciabilità dell’ equino come previsto dall’ UE
  • L’ iscrizione al LIBBRO GENEALOGICO serve solo a posteriori per partecipare alla gare riservate a questi soggetti.

Questo assunto ,abbastanza semplice da capire è sempre stato negato dalla PQAI6.

Ora l’ intervento del MINSAN con D.M. del Ministero della Salute 30 settembre 2021 ha obbligato la PQAI6 a recepire  e l’ ovvio, prima negato:

 

“L’attribuzione del codice UELN, che fino al 2022 caratterizzava il cavallo come trottatore italiano, non coinciderà più con l’iscrizione del puledro al Libro genealogico di riferimento, ma individuerà a partire dal corrente anno l’Organismo di rilascio che ha effettuato la prima identificazione del puledro. Detto codice costituisce, inoltre, il riferimento univoco per il trasferimento dei dati in BDNE e il riferimento per qualsiasi accesso alle basi dati informatizzate”

 

Quindi il codice UELN deve essere attribuito subito al redo a prescindere da analisi del DNA e iscrizione al LIBBRO, quindi il codice UELN è il punto di riferimento identificativo per soddisfare gli obblighi di legge mentre l’ iscrizione al LIBBRO serve ovviamente a partecipare alle core ,fatto questo  importante ma non obbligatorio.

 

Come tutti sanno i tempi di consegna dei passaporti fino al 2022  si aggiravano mediamente oltre i 12 mesi con grande disagio per la movimentazione dei puledri, la compravendita e la registrazione delle vaccinazioni.

E’ possibile, ma non lo possiamo affermare con certezza che in sede di discussione interministeriale si sia arrivati a concedere un tempo molto lungo (dai precedenti  30  gg fino a sei/dodici mesi attuali) per i cavalli sportivi come scadenza per l’ emissione del passaporto.

Purtroppo le indicazioni sul sito MIN SAN alla voce “Sistema di identificazione e registrazione (I&R) degli equini” recitano:

 

“L’identificazione e la registrazione nella BDN sono effettuate da uno dei soggetti descritti nel decreto, (ossia Organismi di rilascio o medici veterinari specificatamente autorizzati o servizi veterinari delle ASL) entro sei o dodici mesi di vita dell’equino, a seconda se trattasi di soggetti di razza, sportivi o comuni, e in ogni caso, ai sensi delle disposizioni normative di riferimento, prima di lasciare lo stabilimento di nascita o di ingresso (se provenienti da Paesi terzi), mediante: 1) l’iscrizione di ciascun equino in BDN con attribuzione del codice unico; 2) l’applicazione del mezzo di identificazione; 3. l’emissione del documento unico di identificazione a vita.”

 

Quindi il passaporto deve essere rilasciato prima del primo viaggio del puledro!

In caso contrario viaggiare senza passaporto comporterà il rischio di multe e sanzioni!

CHI PAGHERA’ allevatore, proprietario o il MASAF?

I puledri saranno agli arresti domiciliari per 12 /18 mesi?

RedandBlack

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *