Sab. Lug 27th, 2024

Leggendo non i pareri riportati ma le effettive dichiarazione fatte dai protagonisti ministeriali riportate sul sito Agricolae.eu si rimane sconcertati, nell’ ordine:

  • Il famoso “buco”: in Italiano fare un “buco” in un bilancio vorrebbe dire che qualcuno ha speso soldi in più di quelli disponibili ma questo in un bilancio legato alla Legge Finanziaria è impossibile. Quindi oggi veniamo a sapere che non di “buco” si tratta ma che   risultano essere stati “restituiti” al MEF 45M che dovevano essere  utilizzati per pagare i premi (2019) e quindi persi dall’ ippica. AFFERMAZIONE GRAVISSIMA che impone una spiegazione certa cioè la motivazione esatta del perché  questo è successo e quale sia stato il meccanismo che ha portato a questo risultato creando un danno enorme agli ippici e inoltre dimostrerebbe l’ incapacità del Ministro e del sottosegretario dell’ epoca incapaci di recuperare i soldi. DOMANDA DA PORRE AL MASAF SE I MANIFESTANTI SARANNO RICEVUTI A PALAZZO:
  • Diminuzione tasse sulla quota fissa: incredibile come le evidenze del passato risultano totalmente dimenticate e nessuno presente in Consulta chiede spiegazioni. L’ ultima trovata della tassa sul margine della quota fissa spacciata come chiave di volta per aumentare le scommesse ippiche abbia in realtà prodotto utili solo ai concessionari e perdite certe all’ erario e all’ ippica. OGGI SI VUOLE ANCORA DIMINUIRE LA TASSA CHE COMPORTERA’ A FRONTE DI INCREMENTI DUBBI UN NUOVO CALO DEGLI INTROITI IPPICI? Inoltre lo spostamento delle scommesse dal TOTALIZZATORE alla QUOTA FISSA  comporta una perdita delle entrate all’ ippica di circa 1M ogni 10M di spostamento. Siamo su “scherzi a parte” ?
  • Creazione dell’ “Agenzia” : L’ ASSI ultima Agenzia Ippica fu creata con un decreto in due mesi nel 2011 senza tante lungaggini, perché ora necessiterebbero tempi lunghi? Il funzionamento di una Agenzia Governativa è già regolamentata con leggi apposite, con la sua creazione sarebbero immediatamente risolte tre criticità:
    • I pagamenti
    • Il famigerato “buco”
    • La possibilità di pagare ippodromi con contratti vincolanti e non con sovvenzioni che sono soldi a fondo perduto

basta volerlo ma qui sta il punto tra il dire e il fare c’è di mezzo ,non un mare ma un oceano di interessi e volontà politiche alla faccia delle criticità immediate dell’ ippica italiana.

Tanti ci dicono che qualcosa sta cambiando, sembrerebbe………

REDANDBLACK

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